In un mondo alla rovescia, popolato da soli animali, le prede hanno la meglio sui predatori.
Le visioni
Entra nelle visioni dei giovani partecipanti al progetto, pronti a offrirti uno sguardo inedito su alcuni dei reperti custoditi al Museo Egizio.
Esplora con i loro occhi le sale dedicate a Deir el-Medina.
Storie e suggestioni contemporanee si intrecciano con un passato millenario.
Scopri i reperti in collezione che hanno ispirato i loro racconti personali.
Visione di: Carola Nicola, Mara Angela Salis
La poesia è ambientata in un bosco dell’antico Egitto, dove un albero di melograno custodisce gelosamente un segreto per tutta la vita, ricordando con nostalgia la sua padrona. Ma non è detto che questo segreto rimarrà tale per sempre…
Visione di: Alice Spinoglio
Visione di: Martina Elia
Quando le parole si muovono nello spazio -parole di carta, parole di suono- qualcuno le trova, le accoglie, le legge, le decifra, le intrappola per farle sue, dar loro un significato prima che loro riescano a fuggire e tornare a danzare ancora.
Visione di: Silvia D'agostino
Quando una donna morta, nel 1425 a.C si ritrova a combattere contro il soffitto di cristallo che la tiene imprigionata, proprio come ora, una giovane donna viva cerca di uscire dal proprio, per iniziare a respirare.
Visione di: Isabella Francisco
Un oggetto di culto in legno dedicato alla dea Meretseger.
Visione di: Giulia Belfiore
Dei tozzi di pane millenari, contenuti nella tomba di Kha, si svegliano nell’aldilà scoprendo di aver acquisito poteri paranormali: sono diventati mutaforma.
Visione di: Chiara Bergetto
Una ragazza intenta nel suo allenamento facendo delle acrobazie si ritrova a cambiare era e, alla fine di esse, si ritrova confusa.
Visione di: Sara Curci
Una ragazza si ritrova improvvisamente sigillata dentro di sé e la sua mente comincia a riempirla di pensieri sempre più soffocanti. Cosa sta accadendo?…
Visione di: Miray Buyukkaray
Una giovane donna entra in un’impresa di pompe funebri e si dirige verso una bara affascinata/colpita dalla foto del defunto. Al suo interno trova con immenso stupore una ghirlanda di fiori e non appena la indossa si ritrova catapultata in un campo pieno di fiori, grano e segale.
Visione di: Arianna Sciarrone
Mentre la parte volatile dell’anima migra diligentemente da un mondo all’altro, l’apparizione di un albero le concede per la prima volta di fermarsi.
Visione di: Frankie Secco
Quando una persona soffre di ansia sociale non significa che non voglia comunicare con gli altri. Un pasto di 3000 anni fa l’aiuterà a trovare il suo modo di comunicare?
Visione di: Eleonora Carta
Visione di: Vittoria Caltabiano
Durante un periodo delicato della sua vita, una ragazza si rifugia al Museo Egizio per mettere a tacere, almeno per qualche minuto, i propri pensieri. Viene catturata dalla grottesca figura di Bes e da questo incontro nasce una piccola riflessione tra presente e passato.
Visione di: Chiara Moricca
Alcuni sassetti blu, apparentemente irrilevanti, rappresentano per la storia una vera e propria rivoluzione che non dovremo dimenticare di celebrare anche in futuro.
Visione di: Simone Bucca
Un giovane ragazzo si approccia al mondo degli adulti, ma è spaventato dalle sempre più presenti responsabilità. Un dialogo interiore innesca dei conflitti: dalla voglia di tornare ragazzo alla realizzazione di essere cresciuto.
Visione di: Francesca Pandolfo
Ieri come ad oggi, l’archetipo femminile, si rispecchia in una natura selvaggia e antica, per sopravvivere ed evolversi in una nuova era.
Visione di: Marco Francesco Talò
Quando la bellezza di un fiore di loto si incontra col movimento di un cobra che brama insieme all’occhio di un Dio che scruta in silenzio, ecco che nasce la danza.
Visione di: Federica Greco
Qualcuno sta parlando: una voce comunica un messaggio. Chiunque si approcci a questa voce sperimenterà uno stato diverso da chiunque altro.
Visione di: Fara Sorrentino
Una ragazza mostra che aspetto avrebbero le sue paure, se potesse figurarle in un oggetto, per provare a far riflettere gli altri sulle proprie e spingerli a dar loro una forma concreta.
Visione di: Alessandra Castelvetere
Una ragazza fa un sogno, scrive una lettera al dio Khonsu e corre al museo per consegnargliela e ringraziarlo.
Visione di: Elisa Braccia
Un viaggio nel concetto di bellezza partendo dal beauty-case di Merit e dal modo in cui la sua civiltà ha di concepire questa qualità astratta, fino alla nostra e attuale considerazione di essa.
Visione di: Noemi Sara Llerena Ñahuincopa
Strumento di lavoro egiziani, Utilizzato come attività lavorativa. Ci sono molti tipi di lavoro nel mondo ma non lavoriamo quasi mai per noi stessi. Ricorda che essere felice non è un’opzione è una scelta. È già un lavoro che non è facile, ma sta a te lavorarci e farti stare bene.
Visione di: Chiara Belmonte, Gaia Gunetti, Gianluigi Barbuto
La Dea Meretseger invita dei giovani visitatori del Museo Egizio a fare silenzio.
Visione di: Monia Dodaro
Un’artista del passato incontra un’artista del presente e, attraverso secoli di storia, scoprono di non essere poi così diversi.
Visione di: Flavio Belfiore
La storia degli Ostrakon, frammenti di terracotta che diventano campo di prova per artisti.
Visione di: Clara Villani
Una ragazza si sveglia e inizia a pensare a quella passeggiata che aveva fatto in montagna in piena estate dove aveva visto delle foglie secche autunnali che riempivano il sentiero, queste le avevano fatto impressione perché era assurdo che durante la calda estate ci fossero delle foglie autunnali. La riflessione sull’eco ansia parte dalle foglie sotto al letto di Merit che le suscitano riflessioni e pensieri.
Visione di: Nigidi
Young girl with colorful veil narrates trough poetry the beauty of a growing lotus. Giovane ragazza con velo colorato racconta la bellezza della crescita di un fiore di loto tramite una poesia.
Visione di: Martina Rotlando
Ideogrammi e geroglifici, Oriente o Occidente a confronto; lievi tratti di pennello e di scalpello raccontano storie legate all’offerta. Penso di aver trovato una connessione.
Visione di: Vanessa Rotlando
Dei frammenti di pigmento egiziani usati come sassolini da lanciare e/o dei gessetti per disegnarci qualcosa per terra. A che scopo? Per giocare. La protagonista ci svela qual è il segreto di ogni gioco passato, presente e futuro: la fantasia e tanto divertimento.
Visione di: Erika Visconti
Pavlova, piccola testa di vaso dalle grandi ambizioni, si avventura nel Museo Egizio alla ricerca di ispirazioni e segreti per raggiungere e realizzare il suo più grande sogno: DIVENTARE SOVRANA ASSOLUTA DEL MONDO.
Durante la sua missione, si imbatte, così, nei vasi canopi, custodi di un importante segreto. Quale sarà il segreto per la vita eterna e per un regno longevo?
Visione di: Chiara Poet
Una giovane ragazza che soffre di insonnia di fronte ad un letto con più di 3000 anni di storia, si interroga se anche nell’Antico Egitto avessero paura di addormentarsi.
Visione di: Dexter Chiurazzi
Giocare. Sì, giocare. Ma a che scopo? Quale è la posta, l’obiettivo? Cosa si vince esattamente? E se in palio ci fosse il futuro, la definizione del sé? Una riflessione lucida e ironica che riattualizza il misterioso significato di un antichissimo gioco da tavola…
Visione di: Anna Messina
Protegge i suoi cuccioli, prima ancora che vengano al mondo. Lo fa con il piglio e la possenza di una dea, mostrandosi in tutta la sua minacciosità, tenendo lontani i pericoli.I bambini sono da sempre creature inermi e fragili, facili prede, facili vittime. Avremmo forse bisogno anche oggi di Tauret “La grande”?
Visione di: Silvia Giannone Codiglione
Una piccola stele. Due paia di orecchie con i lobi forati. Un defunto invoca insistentemente la generosità di una dea serpente. L’ascolto di tutte le preghiere diventa assordante… Ma anche gli dei, sovrastati dalle richieste di aiuto dei fedeli, a volte, si ribellano.
Visione di: Luigi Fratta Pasini
Un invito a esplorare le sale del Museo con lo sguardo di un bambino curioso. Lasciarsi sorprendere da oggetti dalle funzioni a noi ignote, osservarne forme e colori… ipotizzarne l’uso. Conquistare nuove risposte e non solo trovare conferme su ciò che si conosce già. Assaporando il piacere della scoperta.
Visione di: Davide Bottero
Lo scultore, lo scriba dei contorni, il padre è morto. C’è chi, dall’alto, attende pazientemente che i rituali si concludano; che il dolore che strappa i capelli e fa cedere le gambe faccia il suo corso. Un unico imperativo: non dimenticare! Perché la memoria è l’ingrediente segreto per l’eternità.
Visione di: Maria Del Carmen Escobar Quinte
I suoni galleggiano nell’aria e danno forma allo spazio e alle sensazioni. Una passeggiata sonora e visiva attraverso ambienti che ci trasportano in atmosfere senza tempo, tanto antiche quanto contemporanee. Poi qualcuno o qualcosa invoca il silenzio e, improvvisamente, tutto si ferma.
Visione di: Ilaria Garofano
Un viaggio lungo 3000 anni attraverso la rappresentazione del corpo femminile nella storia dell’arte. Da un disegno egizio, passando per Tiziano, Picasso ed Helmut Newton.
Visione di: Matteo Cinquetti
In una afosa giornata di maggio, l’incontro con un antichissimo reperto riaccende un ricordo d’infanzia ormai sepolto. La storia di una profonda passione che continua ad ardere ancora.
Visione di: Francesco Prestianni
Due occhi intensi, profondi. Uno sguardo fisso sui secoli attira l’attenzione. Cosa affascina e seduce? Forse quello sguardo rimanda alla memoria altri scenari, allargando il campo delle interpretazioni e delle sensazioni che si possono provare in un museo.
Visione di: Delia Bertolino
Due bracciali antichissimi attraversano i secoli fino ai giorni nostri. Una ragazza, osservandoli, torna bambina. Emerge un ricordo delicato e personale inerente le sue odierne passioni.
Visione di: Nicola Narducci
Frammenti di un papiro, intitolato Il lascito di Seshen, raccontano il seguito dei Canti del boschetto. Un sequel immaginario che ci permette di conoscere meglio la storia di Seshen, proprietaria del giardino dove sono ambientate le liriche originali conservate al Museo.
info@giovanivisionialmuseo.it
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